PC lento? 7 passaggi per velocizzarlo

Pubblicato il 18 luglio 2025 • Categoria: Assistenza IT, Prestazioni PC, Sistemi Operativi

Ti è mai capitato che il tuo PC fosse così lento da non permetterti di svolgere serenamente le tue attività quotidiane? Prima di sostituirlo o fare interventi tecnici complessi, scopri cosa puoi fare concretamente per velocizzarlo con queste 7 soluzioni semplici e immediate.

PC aziendale lento

1. Pulizia dei file inutili

I file temporanei, la cache dei programmi e i vecchi aggiornamenti possono occupare spazio prezioso e rallentare il sistema. Una pulizia regolare aiuta a recuperare risorse e velocizzare l'avvio e l'esecuzione delle applicazioni. Ecco come farlo nei principali sistemi operativi:

Windows

Puoi usare lo strumento integrato “Pulizia disco”: cerca “Pulizia disco” nel menu Start, seleziona l’unità da analizzare (solitamente C:) e scegli quali file eliminare (file temporanei, log, cache di sistema, ecc.). In alternativa, puoi usare Storage Sense, accessibile da Impostazioni > Sistema > Archiviazione, per automatizzare la pulizia.

Pulizia disco su Windows
Sistema archiviazione su Windows
macOS

Vai su Menu Apple > Informazioni su questo Mac > Scopri di più > Archiviazione > Impostazioni spazio di archiviazione. Qui troverai consigli su come liberare spazio, come svuotare il cestino automaticamente o rimuovere file grandi o non utilizzati. Per una pulizia più approfondita puoi usare software come CleanMyMac o strumenti open source come OnyX.

Gestione archiviazione su macOS
Linux

Su Linux esistono diversi strumenti per la pulizia. Uno dei più diffusi è BleachBit, che funziona in modo simile a CCleaner, eliminando cache, log e file temporanei delle applicazioni. Puoi anche usare comandi da terminale come sudo apt autoremove e sudo apt clean (su sistemi Debian-based) per liberare spazio da pacchetti inutilizzati.

Pulizia con BleachBit su Linux

2. Gestione applicazioni all’avvio

Troppi programmi che si avviano automaticamente rallentano notevolmente il tempo di accensione del computer. Disattivare quelli non necessari è uno dei modi più efficaci per migliorare le prestazioni già all’avvio.

Windows

Premi Ctrl + Shift + Esc per aprire il Task Manager, vai alla scheda “Avvio” e disabilita i programmi che non ti servono all’accensione del sistema. Fai attenzione a lasciare attivi solo quelli essenziali.

Gestione avvio Windows
macOS

Vai su Impostazioni di Sistema > Generali > Elementi login. Rimuovi dalla lista le applicazioni che non vuoi vengano aperte all’avvio nel caso fossero presenti.

Elementi login su macOS
Linux

Su molte distribuzioni puoi usare strumenti grafici come Startup Applications (Ubuntu/GNOME) oppure app come Stacer. In alternativa, puoi gestire l’avvio manualmente modificando i file di autostart in ~/.config/autostart.

Gestione applicazioni all'avvio su Linux con Stacer

3. Aggiornamenti del sistema

Mantenere aggiornato il sistema operativo, insieme ai driver principali, è fondamentale per garantire stabilità, compatibilità e buone prestazioni. Ecco come gestire gli aggiornamenti in base al sistema operativo che utilizzi.

Windows

Vai su Impostazioni > Windows Update e clicca su “Verifica disponibilità aggiornamenti”. È consigliabile anche controllare la sezione “Opzioni avanzate” per abilitare l’installazione automatica di driver e patch di sicurezza.

Windows Update
macOS

Apri Impostazioni di sistema > Generali > Aggiornamento software. Il sistema verificherà automaticamente la presenza di aggiornamenti disponibili. Puoi anche abilitare le opzioni per installarli in automatico, compresi gli aggiornamenti di sicurezza e firmware.

Aggiornamenti macOS
Linux

Su Linux puoi aggiornare il sistema da interfaccia grafica (Software Updater su Ubuntu) oppure da terminale. Per sistemi Debian-based come Ubuntu, usa i comandi sudo apt update e sudo apt upgrade. Per Fedora o Arch, cambia in base al gestore pacchetti (es. dnf o pacman).

Aggiornamenti Linux

4. Controllo antivirus e malware

Virus, spyware e malware possono rallentare il computer in modo significativo, oltre a rappresentare un rischio per la sicurezza. È importante eseguire regolarmente scansioni con strumenti affidabili. Vediamo come fare nei principali sistemi operativi:

Windows

Il sistema include Windows Defender, un buon antivirus gratuito integrato. Apri “Sicurezza di Windows” dal menu Start e vai su “Protezione da virus e minacce” per avviare una scansione completa. Per una protezione aggiuntiva puoi affiancare Malwarebytes, specializzato nel rilevamento di malware avanzato, oppure optare per una soluzione a pagamento come ESET NOD32, noto per la sua leggerezza e l'elevato tasso di rilevamento.

ESET NOD32 in azione
macOS

Anche se macOS è meno esposto a malware rispetto ad altri sistemi, la sicurezza non è assoluta. È consigliabile installare un antivirus leggero come Malwarebytes for Mac o Bitdefender. Entrambi offrono scansioni veloci e protezione contro adware, trojan e minacce web.

Malwarebytes su macOS
Linux

Su Linux è raro trovare virus attivi, ma è utile eseguire controlli periodici, soprattutto se il sistema interagisce con file condivisi o dischi esterni. Un’ottima scelta è ClamAV, un antivirus open source. Puoi installarlo con il gestore pacchetti e lanciare una scansione con clamscan o clamtk per l’interfaccia grafica.

ClamAV su Linux

5. Monitoraggio risorse

A volte il rallentamento del sistema è causato da un singolo programma che consuma troppa RAM o CPU. Monitorare le risorse di sistema ti aiuta a identificare il colpevole e intervenire in modo mirato.

Windows

Premi Ctrl + Shift + Esc per aprire il Task Manager (Gestione attività). Nella scheda “Processi” puoi vedere quanta CPU, RAM, disco e rete stanno usando le singole applicazioni. Ordina per utilizzo per individuare i programmi che rallentano il sistema.

Task Manager Windows
macOS

Apri Monitoraggio Attività dal Launchpad o tramite Spotlight. La scheda “CPU” ti mostra l’impatto delle applicazioni sul processore. Puoi anche controllare la memoria, il disco e l’uso di rete nelle rispettive schede.

Monitoraggio attività su macOS
Linux

Su Linux puoi utilizzare System Monitor (disponibile in ambienti GNOME e KDE) per avere una panoramica grafica delle risorse usate. In alternativa, puoi usare strumenti da terminale come top o htop per monitorare in tempo reale processi e utilizzo CPU/RAM.

Monitoraggio risorse su Linux

6. Deframmentazione e ottimizzazione SSD

Se il tuo PC utilizza ancora un disco meccanico (HDD), la deframmentazione può aiutare a migliorare la velocità di lettura e scrittura. Tuttavia, se hai un’unità a stato solido (SSD), non devi deframmentarla: potrebbe addirittura danneggiarla nel lungo termine. In quel caso è consigliabile eseguire solo l’ottimizzazione, che gestisce la manutenzione interna del disco.

Attenzione: la deframmentazione non va eseguita sugli SSD. Gli SSD vanno ottimizzati, non deframmentati.

Se il tuo computer ha ancora un HDD, valuta seriamente l’upgrade a un SSD: è l’intervento più efficace per migliorare le prestazioni in modo immediato, soprattutto su PC aziendali datati.

Windows

Cerca “Deframmenta e ottimizza unità” dal menu Start. Il sistema rileverà automaticamente il tipo di disco (HDD o SSD) e proporrà l’azione corretta. Per HDD, puoi pianificare una deframmentazione periodica. Per SSD, viene eseguita solo un’ottimizzazione leggera (Trim).

Deframmentazione su Windows
macOS

I Mac con SSD gestiscono automaticamente la funzione di Trim, e macOS non richiede deframmentazione. In caso di rallentamenti su dischi meccanici più vecchi, è consigliabile eseguire un backup e una reinstallazione pulita del sistema piuttosto che tentare una deframmentazione.

Linux

La maggior parte delle distribuzioni Linux moderne abilita automaticamente il supporto Trim per SSD tramite fstrim. Puoi verificarlo con sudo systemctl status fstrim.timer. Per HDD, strumenti come e4defrag o defrag (su fs compatibili) possono essere utilizzati, ma è meno comune.

7. Upgrade hardware mirato

Se dopo aver eseguito tutte le ottimizzazioni software il tuo PC continua a essere lento, potrebbe essere il momento di valutare un piccolo upgrade hardware. Spesso non è necessario acquistare un nuovo computer: basta sostituire alcuni componenti chiave.

L’upgrade più consigliato è il passaggio da HDD a SSD: consente di velocizzare l’avvio del sistema, l’apertura dei programmi e la gestione dei file anche su PC datati. Se invece hai già un SSD, valuta l’aggiunta di RAM, specialmente se usi molte applicazioni contemporaneamente.

Si tratta di interventi a basso costo, ma ad alto impatto sulle prestazioni. Anche un vecchio portatile può tornare veloce e reattivo con questi semplici aggiornamenti.

Conclusione

Velocizzare un PC lento non significa per forza cambiarlo. A volte, basta ottimizzare il sistema, rimuovere software superflui o effettuare piccoli aggiornamenti hardware per ottenere grandi miglioramenti.

Infosyscap è il partner ideale per aiutarti a valutare soluzioni concrete di ottimizzazione, sia per il singolo professionista che per aziende con un intero parco macchine da gestire. Analizziamo insieme lo stato dei dispositivi e proponiamo interventi su misura per aumentare efficienza e produttività.

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Nota: anche se alcune ottimizzazioni sono alla portata di tutti, è sempre consigliabile affidarsi a un tecnico qualificato, soprattutto in ambito aziendale, per evitare perdite di dati o danni hardware.

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